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L’iniziativa nasce nel 2018 dall’idea del giornalista della Nuova Sardegna Alessandro Mele e del fotografo Marco Seddone, di realizzare un percorso di immagini e parole dedicato a Santu Predu storico quartiere al centro del capoluogo barbaricino ma anche all’intera città. La mostra è composta da diversi scatti realizzati nei punti simbolo della vecchia Nuoro, tra questi, la casa natale di Grazia Deledda, la chiesetta di Santu Caralu ma anche Sa Conca sull’Ortobene e la chiesetta della Solitudine. Le fotografie realizzate da Marco Seddone, sono accompagnate da altrettanti testi in poesia, scritti in lingua sarda nuorese, dal giornalista Alessandro Mele che ha dato voce alle immagini per rafforzare il concetto di viaggio tra i ricordi di un quartiere storico e dell’intera loro città natale, inteso da entrambe gli autori. Si tratta di un vero e proprio omaggio a Santu Predu culla della storia della città e protagonista delle vite dei personaggi di spicco dell’Atene Sarda. Lo scopo dell’esposizione poetico-visiva è quello di raccontare ai visitatori quello che consideriamo un vero e proprio diario di bordo: nel corso della realizzazione del progetto ci siamo resi conto di essere a contatto con luoghi quasi mistici, unici testimoni di un passato che non c’è più e dei quali abbiamo pensato di raccontare, attraverso le poesie in limba, le emozioni che trasmettono ma anche di renderle immortali attraverso la fotografia.