Il Monte Ortobene è una meravigliosa montagna granitica, estesa per circa 1600 ettari, situata nel comune di Nuoro, in Sardegna. Circa 860 ettari della montagna sono gestiti dall’Ente Foreste della Sardegna, mentre la restante parte appartiene a privati o al Comune di Nuoro.
La sua origine risale a oltre trecento milioni di anni fa, quando si è formato dal lento raffreddamento in profondità di una massiccia massa magmatica. Gli agenti atmosferici hanno poi portato in superficie la massa, trasformandola e creando suggestive forme erosive, come conche, tafoni e tor, tipiche del granito.
Uno dei tesori ambientali più importanti e meritevoli di una maggiore valorizzazione del Monte Ortobene sono i rocciai di granito, presenti ovunque ma soprattutto nella parte sommitale della montagna, che offrono una suggestiva visione simile a quella del M. Limbara, della P. Cugnana e di alcune zone della Gallura.
L'aspetto più caratteristico della montagna è la presenza di stupende distese di massi arrotondati, spesso interrotti da immense frane, che si sviluppano accanto alla foresta. Tra le cime più suggestive, troviamo la Punta Corra Chervina (m 892) e la Punta Guturgios (m 760) sul lato nord e su quello est, rispettivamente, che emergono isolate sui rocciai, oppure la Punta Pala Casteddu (m 813), la più interessante, che si erge maestosamente protesa verso il cielo da Nuoro.
Anche le Punte Fumosa e Janas (m 674 e m 690) sono molto suggestive e si trovano a dominio di Valverde, contornate in alto da lecci e in basso da pini, ma fanno parte di una cresta molto scoscesa e poco accessibile. La P. Pala Casteddu è un angolo veramente selvaggio, caratterizzato da una possente serie di rocce grandi come case e ricoperte solo da pochi licheni, che giacciono sul suo versante ovest. Una roccia in particolare, "rotolata" dalla sua posizione originaria, si trova isolata al limite della zona di Sedda Ortai, fornendo un riparo chiamato Sa Conca, utilizzato da una delle tante famiglie di nuoresi che amano e frequentano la montagna.
Per quanto riguarda l'aspetto vegetazionale, il nuovo rimboschimento delle zone distrutte dall'incendio (versante ovest) è stato effettuato giustamente impiantando sia lecci e altre piante autoctone sia conifere, con risultati decisamente positivi. La flora minore comprende un discreto numero di entità interessanti, come il Cistus albidus e la rara felce Cystopteris dickieana, che giustificherebbero la protezione della montagna con una Riserva Naturale Botanica.
Per queste ragioni, è importante proteggere non solo il Monte Ortobene, ma anche la montagna di Jacu Piu, situata a breve distanza dall'Ortobene, separata solamente da una piccola sella chiamata Janna 'e s'Ozzastru. Si compone di una cresta scenografica e impervia, che culmina nella vetta di P. Murittu, alta 698 metri, e si estende a ovest fino alla P. sos Tinzos, che domina la valle di Marreri a un'altezza di 671 metri. Questa montagna è particolarmente interessante per la bellissima lecceta che si sviluppa sul lato nord-ovest, nella zona di Locutine, Sos Barcones e Badde Locuriddu, dove i cinghiali regnano sovrani su un'area di oltre 2 km in linea d'aria. Il clima e la vegetazione sul lato sud-est sono notevolmente diversi, con un clima più caldo e secco, la deforestazione e un ambiente pastorale che lasciano spazio a vasti rocciai (utilizzati come sede di nidificazione per numerosi rapaci), pascoli e qualche olivastro.
La fauna presente sulla montagna è altrettanto interessante. La zona dell'Ortobene ha un divieto di caccia da molti anni, il che ha permesso la presenza di numerosi passeracei, colonie di taccole e corvi imperiali, gheppi e poiane, ghiandaie in moltitudine, colombacci e numerosi uccelli notturni. Inoltre, sono presenti pernici, volpi, cinghiali, lepri e qualche gatto selvatico.
Tanti i sentieri da poter percorrere sul Monte Ortobene, suggeriamo comunque per motivi logistici i due percorsi tracciati dall'Ente Foreste e Club Alpino Italiano: Sentiero 101 e Sentiero Sa Radichina.