02-Perdìtta Basigheddu - l'altra donna della chiesa della solitudine
02-Perdìtta Basigheddu - l'altra donna della chiesa della solitudine
N NuoroApp
, 01 novembre 2025
00:00
19:22

La storia di Perdìtta (Pietrina) Basigheddu

Nel cuore di Nuoro, ai piedi del Monte Ortobene, sorge la Chiesa della Solitudine, un luogo che racchiude silenzio, memoria e due destini lontani nel tempo ma uniti dalla stessa terra. Qui riposano le spoglie di Grazia Deledda, la grande scrittrice nuorese, premio Nobel per la Letteratura nel 1926.

La chiesa, da lei stessa descritta nelle sue opere, fu ricostruita nel 1956 proprio per accogliere la sua tomba. Ma accanto alla luce della Deledda, c’è un’altra figura che il tempo ha quasi cancellato: Perdìtta, o Pietrina, Basigheddu, un’erborista nuorese del XVII secolo.

Di lei si racconta che conoscesse le erbe e i rimedi della montagna, e che proprio questa sapienza le costò cara: fu processata e incarcerata dall’Inquisizione con l’accusa di stregoneria e idolatria. Della sua esistenza rimane una traccia preziosa — una campana del 1622, commissionata come atto di carità, che ancora oggi riporta il suo nome e ne custodisce la memoria.

Un nome inciso nel bronzo, fragile e potente come la voce di chi non è stato dimenticato.
Una storia che riemerge grazie alle ricerche di Salvatore Pinna, riportando alla luce il volto umano e misterioso di una donna che, come Grazia, appartiene alla stessa anima di Nuoro.